Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






lunedì 28 dicembre 2009

Faccio solo acqua ormai...

Deciso per il riposo fino alla fine dell'anno per lasciar riposare il mio piedone non mi resta che...piangere? No. Sport alternativi dicono. Bicicletta impossibile da prendere in considerazione, avevo già freddo a star vestito in casa figuriamoci a sfidare il vento senza un raggio di sole.
Unica alternativa possibile la piscina.
Ieri subito dopo il viaggio di rientro un'ora di filato, oggi 45 minuti con qualche variazione anche perchè c'era molto affollamento ed io in queste condizioni mi agito. Attendiamo fiduciosi il nuovo anno e soprattutto che il mio piedone rimetta "la testa a posto".
Tanto per impiegar bene il tempo sono riuscito a prenotare il volo per il Salento (maratone del 7 febbraio) e di Berlino (Maratona del 26 settembre).

venerdì 25 dicembre 2009

Consuntivo 2009

Complice un malanno al piede sinistro (in particolare sotto la pianta) che aveva dato segno di sé subito dopo la Maratona di reggio Emilia e che si è espresso in tutto il suo splendore ieri dopo la corsetta di 13 km svolta intorno alle strade di casa nel Salento, la mia stagione podistica è ormai conclusa per il 2009 con qualche giorno di anticipo per cui posso provare a tirar le somme. Naturalmente si tratta di fare un consuntivo su diversi aspetti ma anche un confronto con quello che avevo preventivato all’inizio dell’anno.

Cercherò di essere molto schematico, in rosso riporto le previsioni del mio post dell’8 gennaio 2009, in blu il dato realmente acquisito:

  • MARATONE

Correre almeno una decina di 42 km un paio delle quali all'estero con l'obiettivo di stare il più possibile sotto le 3 ore. Sarebbe un buon risultato riuscire a chiuderne almeno il 50% sotto la fatidica soglia. Il sogno? Tornare a correre almeno in una a 4' al km!!!

Portate a termine 10 Maratone delle quali 3 all’estero (Barcellona, Vienna e Berlino). 8 sotto le 3 ore e la Maratona di Trieste chiusa in 2.43’55’’ abbondantemente sotto i 4’ al km.

Obiettivi perfettamente centrati quindi nonostante alcune vicissitudini legate all’infortunio di febbraio che mi ha costretto al ritiro a Verona e il forfait di Monaco avvenuto all’ultimo momento.

OBIETTIVO CENTRATO

  • MEZZE MARATONE

Correrne 5-6 una delle quali con tempo sotto 1:20' basterebbe.

Corse 6 Mezze solo due delle quali decentemente: Brugnera in 1.19’59’’ (e quindi l’obiettivo sarebbe raggiunto nonostante tutti sappiamo che era leggermente più corta); Klagenfurt bene ma mi ha procurato il problema al gluteo che ancora dopo 4 mesi mi porto dietro.

  • CORSE IN NATURA

Mi propongo di correre almeno 5 tra Skyrace, Trail o gare del genere: Skyrace Carnia,Camignada, Lavaredo Ultra Trail (?) e forse una corsa a tappe.

Corsa Skyrace Carnia, Camignada e Forni di Sopra nulla di nuovo quindi; interessantissima invece l’espereinza della corsa a tappe del MAGRAID che ho portato a termine con soddisfazione di sensazioni e di risultato vincendola. Anche in questo caso quindi OBIETTIVO CENTRATO

  • CORSE SU STRADA

Semplicemente la partecipazione a Coppa Friuli e se non coincide con altri impegni il campionato di 10 km.

Nulla di che come previsto ma con la piacevolissima sorpresa di una grande prova in occasione del campionato regionale di 10 km a Feletto: una sola gara ma quella giusta.

OBIETTIVO CENTRATO

  • ULTRAMARATONE

La solita pulce di ogni anno: il Passatore o in alternativa PISTOIA-ABETONE o Prova in pista a Fagagna.

Nota dolente: nessuna esperienza e soprattutto non mi ha sfiorato neanche il pensiero a meno che non si voglia considerare il MAGRAID in questa categoria.

  • · TRIATHLON

Non era assolutamente previsto ed invece mi ritrovo in saccoccia un bel triathlon sprint.

Complessivamente 3741 km che non sono certamente il mio record ma considerati i ripetuti stop non sono neanche pochi. Inoltre sono da sommare tutte quelle sedute dedicate al nuoto ( 43 sedute in piscina) e al ciclismo (38 uscite) nelle sue varianti mtb e bici da corsa.

lunedì 21 dicembre 2009

BERLIN MARATHON 2010

Giornata di riposo dalla corsa ma fruttuosa dal punto di vista di programmazione della stagione 2010. Mi sono iscritto alla Berlin Marathon del 26-09-2010. Sarà la mia quarta esperienza e stavolta spero di giungervi in condizioni ottimali come non è mai stato.

Villa Manin di Passariano (UD) - Grazie Piergiorgio

Grazie Piergiorgio, grazie per aver pensato ad organizzarci questo quarto allenamento prenatalizio in compagnia e di essere riuscito anche a farci trovare un ambiente originale. Pier adesso non montarti la testa però, l’hanno prossimo cosa hai in mente di proporci, una tempesta tropicale? Giunge alla quarta edizione questa corsa tra amici che si svolge a Villa Manin di Passariano nei pressi di Codroipo (UD), non si tratta di una gara ma di un modo originale ma non troppo per noi podisti friulani di trascorrere qualche ora assieme e scambiarsi gli auguri. Sullo sfondo anche un onorevolissimo progetto di solidarietà con il Mali di cui lo stesso Piergiorgio si è fatto partecipe. La neve caduta venerdì notte e tutta la giornata di sabato aveva fatto vacillare la partecipazione di molti e lo svolgimento della gara stessa, ma un giro di sms, qualche messaggio su fb, qualche telefonata e si sparge la notizia che la domenica alle 10 tutto andrà come doveva andare nonostante tutto. Mettere il naso fuori di casa convince che si deve essere un po’ fuori di testa per affrontare gli 8-9 gradi sottozero solo per andare a fare un giretto di corsa, il sole però incoraggia, è un diavolo tentatore, la grande luminosità che genera riflettendo la sua luce sulla neve da il là ad una giornata splendida. In quel di Villa Manin giungono oltre 150 podisti friulani, ci sono i big ma ci sono anche coloro che sono quasi agli esordi, quelli che allo sparo scattano subito ma anche quelli che se la prendono comoda, quelli che la campestre è la corsa ideale e quelli che oltre la 24 ore c’è la 48. Quando giungo nel parcheggio “i fumi” annunciano che le bevande calde sono già pronte, l’atmosfera festosa invita a fare in fretta, ad ultimare la svestizione e partire per il giretto in compagnia. Un megafono avverte che tutto è pronto, quanti amici alla partenza, un corposo gruppo dell’Atletica Buja, un bel pezzo di CUS, un po’ di Olimpia, qualche San Martino, tanti triathleti, ma oggi non contano le maglie, oggi contano le sensazioni che ognuno proverà nel pestare la neve fresca, a sentire il tocco morbido e felpato del proprio passo, l’abbigliamento di tutti è quello da “grande freddo” difficile riconoscere anche se i modi di correre che contraddistinguono ognuno dei podisti ne rivela l’identità. E allora come si fa a non individuare Ilenia e Stefania, Denis e Mauro, il bandana di Filippo o la maglia di protesta contro la tassa-gara di un euro di Vittorio. Si parte, il serpentone si allunga, attorno è tutto bianco, molto luminoso, molti rivelano che già sabato mattina hanno goduto di questa bella sensazione del correre nella neve, i sorrisi si sprecano, il giro da percorrere misura 5 km e va ripetuto due volte, ad un certo punto si entra in un viale alberato e con un po’ di fantasia si arriva ad immaginare di essere in una pianura finnica su una pista di sci di fondo, più avanti sulla destra una recinzione di rete ci mostra le architetture stranissime che il ghiaccio sa creare. Al secondo giro la fatica comincia a farsi sentire, le gambe si appesantiscono ma l’atmosfera non cambia, c’è voglia di festa oggi e c’è un ben di Dio che ci attende al traguardo: tante bevande calde, qualcosa di cucinato (non so dire in particolare perché non ho assaggiato) e tante torte. Terminiamo il secondo giro io e Monica, 10 km; naturalmente sono troppo pochi per le nostre gambe di maratoneti, iniziamo il terzo. Non siamo i soli, tanti altri lo fanno (qualcuno anche il quarto). Aumentiamo il ritmo, Monica pronuncia il fatidico “MUOIO”, forse non comprende la ragione della sua fatica: ho aumentato il ritmo di 15’’ al km. Anche se si tratta di un allenamento non rinuncio alla mia filosofia che ogni corsa va chiusa in progressione, progressione alla quale si uniscono altri amici del Buja. All’arrivo ritroviamo tutti gli altri e con gran sorpresa vedo avvolta Agnese in una coperta, uno sguardo stranito verso di lei poi uno più di lato. Ecco la spiegazione: il buon Piergiorgio ha pensato di farci omaggio di una copertina e di un K-Way. Trascorriamo qualche minuto circondati dal calore degli amici ed avvolti nell’atmosfera dei meno 8 che ci circonda. In fondo si sarebbe trattato solo di una corsetta, che probabilmente ognuno avrebbe fatto per proprio conto in questa domenica di fine anno, ma ancora una volta ringrazio Piergiorgio di averci concesso l’originalità di averla trascorsa INSIEME come recitava il volantino che la pubblicizzava.

sabato 19 dicembre 2009

Ma sogno o son desto?

Venerdì sera rientro molto tardi dalla cena con gli amici del Parco del Cormor. Le previsioni meteo minacciano neve, prima di entrare nel ristorante il cielo è stellato, all'uscita coperto. Un diavolo tentatore (anzi una diavoletta) mi propone un giro al Parco per sabato mattina alle 8...ma se nevica ...mica siamo pazzi. Verso le 5 mi sveglio, vedo un po' di neve fuori dalla finestra, mi sembra poca. Dò un'occhiata in strada...ma si nulla di eccezionale. Mi rimetto a dormire. Cado in un sonno profondo, sogno. Sogno di essere in estate al caldo, sogno quei risvegli ad ora tarda, risultato ineludibile di serata prolungata. Sogno di parlare, parlare, parlare con un amico ritrovato. Il sogno è lungo e piacevole. Le ore passano, la sveglia non suona. La diavoletta tentatrice avrà compreso che con la neve non si può andare a correre...ma che siamo matti? Non si va a 0°C figuarimoci a -5°C e con la neve. Mi sveglio solo alle 10 e mezzo. Faccio una bella colazione, tranquilla, rallentata. Mi affaccio fuori dalla finestra e la strada è coperta da uno strato di neve superiore ai 10 cm. Decisione saggia quella di aver optato per dormire piuttosto che far sciocchezze. Ma sogno o son desto? Confondo sogno con realtà? Ho uno sdoppiamento? Il sogno è quello che ho fatto o mi sogno di aver sognato? Alle 6.30 è suonata la sveglia. La colazione è stata ricca come al solito...ma poi ricordo di aver indossato la tenuta invernale "opportunamente rinforzata. Sono andato a Parco, lungo la strada Milena ni ha inviato un sms che stava arrivando. SE NON SON PAZZI NON LI VOGLIAMO. Abbiamo iniziato a correre non prima di aver fermato questa giornata eccezionale con alcune foto ricordo. Dopo pochi minuti si è unito a noi anche Daniele ed insieme abbiamo goduto delle bellissime sensazioni di pestare la neve fresca, di lasciare le prime tracce su un panno bianco, di provare a distinguere di chi fossero le orme lasciate da qualche essere vivente (non umano) che ci aveva preceduto. La fatica di correre sulla neve fresca seppur compensata dal piacere si fa sentire e si fa sentire soprattutto alla distanza. Quindi la decisione migliore è quella di fare qualche km e poi ritirarsi in buon'ordine e bere qualcosa di caldo. Questo avrebbero fatto esseri NORMALI, invece se metti 3 podisti mezzi matti e gli dai questo giochetto ci prendono gusto e si allontanano dal punto di partenza senza pensare che ci debbano ritornare. Fatto sta che la sgambata di piacer si è trasformata in una seduta di 22 km durata quasi due ore e nella quale (almeno io) sono arrivato trascinando le gambe. Sono certo che tra qualche anno ricorderò questa uscita, ne ricorderò le sensazioni di contatto diretto, completo con la natura, una uscita fatta di silenzi, di passi felpati, di km che scorrono lenti...di freddo all'esterno ma di tanto caldo nell'animo. La neve piace ai bambini...ma fa felici anche i grandi e se son matti (come noi oggi) piace ancora di più. Naturalmente non eravamo i soli, al termine abbiamo incontrato anche Cristian Gerussi che aveva fatto il suo giretto e chissà quanti altri. Chi ha rinunciato o non ha potuto si è perso un gran spettacolo, chi invece continua a considerarci dei MATTI lo faccia pure.

giovedì 17 dicembre 2009

RIPOSO! 70 km di bici

Oggi "gli astri" avevano programmato una giornata di riposo poi un "diavolo tentatore" ha pensato bene di invitarmi a fare un giro in bici. ho tentato di ribattere. Della serie "se non son pazzi non li vogliamo" stamattina alle 10 eravamo pronti a partire, ben bardati e disposti a sfidare il freddo. La frase d'esordio è stata: <>; mai meno opportuna questa affermazione. Appena un km e già si lottava contro Eolo che ci soffiava in faccia. La decisione è stata quindi di scegliere un percorso che ci offrisse un finale favorevole e così è stato. Purtroppo il mio Garmin ha deciso di arrendersi prima di uscire di casa presentando un messaggio di "BATTERIA SCARICA" poco credibile. Aspetto che Monica scarichi i dati per avere la piantina del giro e l'altimetria. Abbiamo fatto diversi saliscendi, nulla di eccezionale, ma comunque vario. Al termine risultano 70 km in poco meno di 3 ore semafori compresi ma soprattutto una splendida mattinata di sole che ci ha riconciliato con il nostro animo e con la natura.

martedì 15 dicembre 2009

Appuntamento per domenica 20 Dicembre

Per domenica 20 Dicembre l'appuntamento è a Villa Manin di Passariano (UD). Sarà in programma il 4° Allenamento prenatalizio in compagnia di Piergiorgio; si tratta anche di una buona occasione per ritrovarsi assieme e raccogliere qualche fondo per la solidarietà al Progetto Mali.

Maratona di Reggio Emilia - La cronaca

Spugne calde. Spugne fredde. Spugne asciutte. Dove se non a Reggio Emilia gli addetti agli spugnaggi ti accolgono in questo modo? Diventa quasi un obbligo morale gratificare l'abnegazione delle signore che con una temperatura gelida si mettono a disposizione di noi podisti. Dove se non a Reggio trovi il centro maratona con annessi spogliatoi e docce calde a 200 m dalla partenza? Dove se non a Reggio trovi l'organizzatore che è il primo ad arrivare la mattina sul traguardo, aspetta, saluta, accompagna ogni arrivato facendolo sentire ospite di primo rilievo e non solo "numero con quota di partecipazione pagata"? Domenica ho partecipato alla mia undicesima edizione di questa Maratona, non sono uno dei senatori ma certamente uno dei più affezionati, sarebbe ripetitivo tessere per l'ennesima volta le lodi. Sintetizzo in una riga: la Maratona di Reggio rappresenta la migliore 42 km per un amatore che voglia correre e rimanere soddisfatto. Questo è il segreto che garantisce l'affetto di chi ci viene, l'anno successivo sicuramente ci ritorna e l'aumento degli arrivati ogni anno giustifica questa mia affermazione. Il livello medio è molto elevato, non ci sono grandi campioni ma il 10% di arrivati sotto le 3 ore rappresenta un dato difficilmente riscontrabile in Italia. Il percorso non è dei più semplici, va interpretato nella maniera giusta, grande risparmio nella prima parte dove si incontrano le maggiori difficoltà, ma una volta fatto questo sono possibili ottimi riscontri nel finale in leggera discesa. Giungevo a questa gara alla fine di una stagione caratterizzata da leggeri ma continui fastidi che mi hanno costretto a limitare gli allenamenti di qualità; tanti km, pochi ritmi. La mia gara è stata a Firenze dove ho spremuto tutte le energie nervose, qui a Reggio aspiravo solo a tentare l'impresa di scendere per l'ennesima volta sotto le tre ore. Lo speravo ma anche con poca convinzione. Conscio di questa idea mi sono posto alle spalle del gruppo delle TRE ore guidato da un solo pace-maker ben determinato a fare gara d'attesa almeno fino alla mezza. Nel gruppo vedevo Filippo Pagavino (amico friulano del cividalese) che resisteva alle tentazioni di "fuggire via" forse fidandosi dei consigli che gli avevo dato la sera a cena. Pian piano ho perduto qualche secondo anche perchè il ritmo era leggermente eccessivo rispetto al dovuto, non mi sono perso d'animo fidando nella regolarità e nella consapevolezza che subito dopo il cartello dei 21 il percorso avrebbe presentato ampi tratti favorevoli alle mie caratteristiche. Transito alla mezza in 1.28'35'' in buone condizioni, pochi secondi dietro il gruppetto delle TRE ore e molto motivato a tentare "il colpaccio". Appena un km e di slancio li sorpasso, mi pongo al fianco di Enrico Vedilei con il quale percorro circa un km a velocità sostenuta parlando. La discesa del km 23 separa le nostre strade, l'affronto di slancio, a tratti viaggio ai 4' al km, il fastidio alla chiappa si fa sentire ma lo ignoro. Mi raggiunge e mi affianca Alessandro Arabi che fidando sulla mia regolarità mi comunica che non mi mollerà. Insieme accelleriamo, affrontiamo il tratto dal km 25 al 30 che presenta un falsopiano impegnativo alternandoci a tirare. Il risultato di questa collaborazione si traduce in un deciso aumento del ritmo e un progressivo distacco dal gruppetto delle TRE ore. La consapevolezza di aver messo al sicuro l'obiettivo minimo mi permette di ritrovare energie impensate; ora l'impegno è quello di guadagnare secondi preziosi. Ogni breve discesa è l'occasione per lasciare andare le gambe, ogni salita l'impegno a spingere. Km 33 e 34 velocissimi a quasi 4' al km, qualche tratto per riprendere il fiato e l'aria del parco sterrato con qualche applauso e incitamento rimette in circolo ulteriori endorfine, km 39 a 4'. Usciamo fuori, la fatica si fa sentire, un leggero falsopiano interrompe la progressione. Incontro Fabio Rossi di Podisti.net che mi incita e immortala la mia faccia segnata dalla fatica. Si svolta a destra, cavalcavia e discesa che mi rilancia, ora Alessandro è al mio fianco; lo incito a tirare, voliamo. Si prospetta la possibilità di "limare" un altro minuto. Ormai non guardo a niente, vado a tutta con il rischio di esaurirmi prima del rettilineo finale, supero Amedeo Bonfanti con il suo papillon colorato, un breve cenno di saluto e volo verso il traguardo, vedo Paolo Manelli che si alza a salutarmi, sento lo speaker Brighenti che cita il mio nome comunicando la mia origine salentina e la mia provenienza friulana. Il cronometro segna 2.55'44'', ancora una volta ho battuto il cronometro, mi sono divertito un sacco e posso abbracciare festante Alessandro Arabi che giunge alle mie spalle fedele nel suo proposito di non mollarmi. In questa occasione diversi amici friulani sono stati compagni di ventura: Luca Pascolo, mio compagno di squadra ha concluso con un ottimo 2.47, l'altro podista dell'Atletica Buja Stefano Molinaro, Filippo Pagavino per la prima volta taglia il traguardo sotto le TRE ore, suo papà Brunello "si accontenta" malvolentieri di una prestazione che non lo soddisfa; e poi i fedelissimi coniugi Braidotti-Passon,Adriano Marzona, Gerin, gli altri amici del podismo Buttrio, gli stakanovisti Vittorio Bosco e Silvana Tosolini, e poi Bosa e Croattini e tutti gli altri che sto dimenticando.

domenica 13 dicembre 2009

Maratona di Reggio Emilia

Ormai mi ripeto...non ho alcuna nuova sull'organizzazione della Maratona di Reggio Emilia: E' PERFETTA, LA MIGLIORE IN ITALIA DAL PUNTO DI VISTA DELL'AMATORE. Servizi, accoglienza, percorso e nonostante i saliscendi si fanno anche i tempi. E' l'undicesima volta che la porto a termine, conosco ogni curva, so cosa aspettarmi ma ogni anno scopro qualcosa di nuovo che mi impone di tornarci l'anno successivo. Manelli, l'organizzatore deve solo essere orgoglioso di questa sua creatura e i 2453 arrivati al traguardo gliene danno atto. In sintesi per quanto mi riguarda si è trattato di un'esaltante progressione con split negativo di quasi un minuto e mezzo. Partenza attenta, sempre dietro il gruppetto delle TRE ore guidato da un unico pace-maker che procedeva un tantino troppo veloce. Passaggio alla mezza in 1.28'35''. Da quel punto in avanti ho iniziato la mia gara...5 km di incremento sfruttando il terreno in leggera discesa e la compagnia di Alessandro Arabi che mi si è posto al fianco. Finale da cardiopalmo...con diversi km percorsi pochi secondi sopra i 4' al km e quando abbiamo visto la possibilità di chiudere in 2.55' ulteriore ripresa del ritmo. Ultimi 1295 m percorsi a 3'53'' di media. Grande soddisfazione, lo dico senza remore.

mercoledì 9 dicembre 2009

Boston Marathon 2010

Oggi ho ricevuto la comunicazione ufficiale cartacea della mia partecipazione alla Boston Marathon 2010. Mi viene anche comunicato che il pettorale mi verrà assegnato in base al tempo accreditato di 2.43'...quindi se tanto mi dà tanto dovrei anche partire nelle prime linee. In ogni caso mi avvertono che nel caso migliorassi (non succederà) potrò comunicare all'organizzazione. Un esempio per tutte le maratone italiane e un monito a tutti coloro che vorrebbero essere "leggeri" contro i furbi che barano. E' proprio di questi giorni la squalifica di un numero elevatissimo di atleti nella maratona di Firenze perchè avevano tagliato. Qualcuno di questi avrebbe potuto partecipare alla Boston Marathon o alla New York City Marathon al posto mio o di chi ne aveva titolo.

martedì 8 dicembre 2009

Buja (UD) - Sulle strade di Ippolito Nievo

Giovepluvio invitato d’eccezione alla 10^ edizione della Mezza di Buja denominata “Sulle strade di Ippolito Nievo”. La pioggia caduta per tutta la notte ha reso il percorso a tratti molto fangoso considerato il suo dispiegarsi su strade sterrate lungo l’ippovia; non ha smesso di piovere anche nelle ore del mattino motivo per il quale anche diversi dei preiscritti hanno optato per rimanersene a letto.

Poco meno di duecento podisti hanno invece deciso di santificare l’Immacolata affrontando questa gara che si snoda nei dintorni di Buja toccando anche il comune di Treppo Grande; il percorso non è dei più facili, per oltre 2/3 è sterrato e nelle condizioni odierne diventa veramente pesante, si succedono inoltre continui saliscendi che principiano già dopo 200 m dalla partenza e terminano sul rettilineo di arrivo. Purtroppo un disguido nei primi metri ha determinato un errore di percorso che solo la conoscenza del territorio da parte dei primi ha permesso di “correggere in corso d’opera”; fatto sta che la misurazione finale risulta di appena 18 km. Qualche mugugno tra i podisti ma poi accettazione delle giustificazioni e coscienza che chi viene a Buja non lo fa certo per tentare il primato personale ma probabilmente comunque si aspetterebbe di percorrere i km di prassi. Negli anni scorsi quando aveva sempre fatto da padrone il freddo ma il sole spesso ci aveva accompagnato, in questa edizione le nuvole pregne di pioggia ci hanno privato dei stupendi panorami alpini. C’è stato divertimento per gli appassionati del cross che hanno potuto saggiare il terreno e provare la gamba in vista della imminente stagione invernale. Nondimeno si sono divertiti coloro i quali “tornando indietro all’infanzia” hanno preso tutte le pozzanghere in quel genuino divertimento dello schizzare l’acqua sui vicini.

Al termine della gara tutti insieme a consumare un buon pranzo offerto dall’organizzazione in un posto coperto e caldo in attesa delle premiazioni. Ad aggiudicarsi la gara maschile è stato l’ormai noto Carlo Spinelli che ha preceduto Licen Porro e Francesco Tamigi; mentre tra le donne si è imposta la triestina Lorena Giurissa davanti all’atleta di casa Laura Ursella e e la triestina Cristina Angeli. La mia gara. In attesa del prossimo impegno della maratona di Reggio Emilia oggi ho impostato un ritmo tranquillo facendo da compagno di viaggio per Milena che spesso è anche compagna di allenamento. Al solito poche parole anche perché i continui saliscendi impegnavano non poco soprattutto che come noi non è particolarmente avvezzo ai cambi di ritmo.

Un ringraziamento a Cristiano del Niuteam per le foto

sabato 5 dicembre 2009

I Magredi raccontati in un libro

Venerdì 11 dicembre alle 20.45 vi invito alla presentazione del libro. L’ appuntamento è al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons. Saranno presenti il Sindaco Carlo Mucignat e l’Assessore alla cultura Alberto Fenos. Gabriele Centazzo porterà il suo contributo e modererà la serata. Saranno letti un paio di racconti e proiettate tante belle immagine di Sergio Vaccher.

martedì 1 dicembre 2009

114th BOSTON MARATHON - 19/04/2010

Ora è ufficiale. Sono iscritto alla BOSTON MARATHON 2010. Thank you for your email and the copy of your finisher’s certificate…..that is exactly what I needed. Your application will be processed and accepted this afternoon. You will be able to view your name on our website (www.baa.org) under entrants at 5 pm today. Best of luck with your training and we look forward to your participation in the upcoming 114th running of the Boston Marathon. See you in April! Happy Holidays! Ora ci metteremo a lavorare per giungere all'appuntamento al meglio.